“Compito dello psicoterapeuta è quello di assistere la persona nella ricerca del suo vero sé e poi di aiutarla a trovare il coraggio di essere quel sé”. (R. May)
ATTACCHI DI PANICO
L’attacco di panico, è una crisi acuta e improvvisa di intenso terrore associato a sintomi fisici (tachicardia, respiro affannoso, sensazione di soffocare, ecc.) associati alla paura di perdere il controllo, di impazzire o di morire. L’attacco si presenta di solito inaspettatamente spaventando molto il soggetto che spesso è portato a ricorrere al pronto soccorso .Nei periodi tra una crisi e l’altra, persiste il costante timore che la crisi si ripresenti e, nel tentativo di prevenire un nuovo attacco, la persona limita o evita le sue normali attività arrivando a volte a non uscire di casa se non accompagnato da qualcuno in grado di rassicurarlo.
ANSIA
Chi soffre d’ansia percepisce uno spiacevole senso di apprensione e di forte preoccupazione per ogni situazione specie se sconosciuta, immaginando sempre il peggio. L’ansia si può accompagnare a sintomi emotivi (paura, fobie, panico ecc.) a sintomi comportamentali (disturbi dell’alimentazione, assunzione di alcol, ecc.) e sintomi fisici (tachicardia, palpitazioni, sensazione di difficoltà a respirare, vertigini, sudorazione, tremore, nausea, svenimento, ecc.) che aggravano il malessere.
DISTURBI PSICOSOMATICI
I disturbi psicosomatici sono vere e proprie patologie che provocano danni organici, sono causate o aggravate da fattori emozionali e sono considerate la risposta dell’organismo a un disagio psicologico profondo. Situazioni protratte di disagio emotivo e di stress possono portare l’organismo ad esprimere il disagio sul piano fisico con la comparsa di segni e sintomi che hanno una evidenza clinica. La somatizzazione può essere considerata come un segnale, trasmesso attraverso il corpo (soma), dell’esistenza di un problema emotivo profondo che richiede di essere risolto. Disturbi di tipo psicosomatico possono manifestarsi a carico di molti apparati: digerente, cardiocircolatorio, respiratorio, urinario, genitale, cutaneo, muscoloscheletrico.
DEPRESSIONE
Provare tristezza o malinconia per qualcosa che ci accade, o accade intorno a noi, è naturale perché fanno parte del normale alternarsi degli stati d’animo che possiamo sperimentare nelle diverse evenienze della vita. Se questi stati d’animo persistono e perdono la loro funzione di adattamento, possono determinare esagerate variazioni del tono dell’umore in senso depressivo.Nella depressione l’umore diventa triste, sfiduciato, indifferente anche verso ciò che prima dava piacere, si riducono i contatti sociali, non si ha più cura di sé, ci si sente privi di energia e pervasi da una profonda stanchezza che può spingere a trascorrere gran parte del tempo a letto. A causa della disperazione che invade l’esistenza ci si sente incapaci di affrontare la vita, che è priva di gioia, e il futuro, che è cupo e minaccioso.
FOBIE
La fobia è un paura invincibile, irrazionale e persistente scatenata da situazioni ed oggetti che non costituiscono una reale minaccia. L’ansia da fobia, causa sintomi fisici anche forti (tachicardia, senso di soffocamento, tremore, ecc.) accompagnati da un fortissimo desiderio di fuggire.Le fobie specifiche hanno molti soggetti: animali, insetti, altezza, temporali, buio, acqua, volare, vista del sangue, aghi, luoghi chiusi, ascensori, ecc. Alcune fobie influiscono molto sulla vita del soggetto, tra queste l’agorafobia (timore di sentirsi male lontano dalla propria casa), l’ipocondria (timore di essere affetti o di potere contrarre una grave malattia), la fobia sociale (paura delle situazioni nelle quali si teme di essere giudicati dagli altri goffi, ridicoli o inadeguati).
DISTURBI DA TRAUMI
Il Disturbo Post traumatico da Stress si può presentare in soggetti che abbiano vissuto in prima persona o abbiano assistito ad un evento stressante e traumatico che ha implicato morte, o minacce di morte, o gravi lesioni, o una minaccia all’integrità fisica propria o di altri.Le persone con Disturbo Post traumatico da Stress rivivono l’evento traumatico ripetutamente attraverso immagini, pensieri, incubi notturni, presentano un diminuito interesse per gli altri, un senso di distacco e di estraneità, hanno difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno, hanno difficoltà a concentrarsi, hanno ipervigilanza ed esagerate risposte di allarme. Questi sintomi possono presentarsi immediatamente dopo il trauma o a distanza di mesi.
EMOTIONAL EATING
Emotional eating, è il termine tecnico indica che la cosiddetta “fame nervosa” cioè la tendenza a ricorrere al cibo, soprattutto a cibi ricchi di zuccheri e di grassi, per fare fronte ad eventi stressanti ed emozioni negative. La “fame nervosa” non è collegata con le reali necessità del corpo, infatti può essere presente anche a stomaco pieno. Le emozioni e situazioni che possono scatenarla sono le più varie: ansia, rabbia, tristezza, noia, frustrazione, sentirsi sopraffatti dagli impegni, stressati per vari motivi, stanchi per il troppo lavoro, ecc.
STRESS E DISTURBI DA STRESS
Lo stress è la risposta psicologica e fisiologica dell'organismo nei confronti di difficoltà, eventi valutati come eccessivi, pericolosi, che causano incertezza o compiti che non ci si sente in grado di affrontare. La percezione di un evento come fonte di stress dipende dal modo in cui viene valutato. Per questo le possibili cause di stress sono numerose e di varia natura potendo includere eventi di vita sia dolorosi o stressanti ma anche piacevoli ed anche gioiosi come ad esempio matrimonio, nascite, successi lavorativi. Lo stress cronico è legato a situazioni che durano a lungo influendo sulla qualità della vita e che possono provocare la comparsa di sintomi fisici, comportamentali, emotivi, cognitivi.
DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
I disturbi dell’alimentazione o disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono patologie caratterizzatie da una alterazione delle abitudini alimentari e da un’eccessiva preoccupazione per il peso e per le forme del corpo che vengono considerati i criteri principali per la valutazione di sé. I comportamenti alterati possono essere diversi (drastica diminuzione dell’assunzione di cibo, digiuno, abbuffate, vomito autoindotto, uso di lassativi e diuretici, eccessiva attività fisica) e caratterizzano i diversi quadri clinici. Tra questi i principali sono l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata (o binge eating disorder, BED).
PROBLEMI DI AUTOSTIMA
L’autostima è il valore che la persona attribuisce a se stessa, si tratta quindi di una autovalutazione che può essere alta o bassa. Le persone con bassa autostima non pensano di valere, hanno poca fiducia in se stessi, tendono a ricercare il consenso e l’approvazione degli altri, nelle varie situazioni considerano più i rischi che le opportunità e sono soggette a disturbi d’ansia. Un’autostima eccessivamente alta può presentarsi in persone molto testarde, orgogliose e sicure di sé, che non riconoscono i propri errori e che, in alcuni casi, possono diventare presuntuose, sprezzanti, arroganti. A volte un tale comportamento consiste in un tentativo di nascondere e compensare la bassa autostima. Avere autostima significa essere soddisfatti di sé, consapevoli del proprio valore e fiduciosi nelle proprie capacità e di conseguenza di sentirsi in grado di assumere le proprie responsabilità e di rapportarsi con gli altri e con il mondo.
IL PRIMO COLLOQUIO
Il primo colloquio è la prima fase dell’incontro tra paziente e psicoterapeuta nel quale si scambiano informazioni relative alla conoscenza personale e alle problematiche principali che hanno portato il paziente a richiedere l’incontro. Può essere difficile prendere la decisione di richiedere un colloquio con un terapeuta ma è importante sapere che il terapeuta è determinato a impegnare le sue capacità e competenze per fornire l’aiuto richiesto garantendo la completa riservatezza e senza giudicare. Il principale obiettivo del primo colloquio per il terapeuta è capire chi è la persona che ha davanti, quali sono le sue richieste e se, con le proprie competenze, sente di potere, realmente ed efficacemente, aiutare quella persona. Spesso le informazioni da raccogliere sono numerose e può accadere che occorrano 2-4 “primi colloqui” per completare la consultazione. Incontrare un terapeuta per un primo colloquio non significa necessariamente impegnarsi a procedere con un percorso psicoterapico ma può costituire solo un momento di consultazione per fare chiarezza su aspetti problematici della propria vita.
DISAGIO PSICOLOGICO
Il disagio psicologico è uno stato di malessere e difficoltà che può comparire in seguito a circostanze che portano cambiamenti nella vita della persona o svilupparsi nel tempo per il ripetersi di problematiche relative, ad esempio alla mancanza di autostima o a difficoltà nei rapporti interpersonali e affettivi. Non solo le evenienze spiacevoli o dolorose possono creare un disagio psicologico, ma anche evenienze considerate generalmente favorevoli o gioiose, possono determinare nella persona che le vive uno stato di disagio. Non si tratta di una vera e propria patologia e i sintomi che porta riguardano un senso di malessere generalizzato, di confusione, di insoddisfazione, di dubbio anche riguardo cosa si vuole dalla vita.
Un disagio psicologico che perdura può evolvere verso forme più profonde e complesse.
Benvenuti!
Sono la Dottoressa Sandra Simoncini medico specialista in
psicoterapia ad orientamento psicosomatico e EMDR practitioner.
Svolgo attività libero professionale come psicoterapeuta a Bologna
e online.
Seguo adolescenti e adulti con colloqui individuali
focalizzati sull’ascolto del disagio emotivo, il riconoscimento delle sue cause
e la realizzazione del percorso terapeutico utile a riportare il benessere
psicologico ed emotivo e a potenziare le risorse personali.
Supporto i miei pazienti nell'affrontare le difficoltà e i disagi che
possono incontrare nel ciclo di vita e in particolare:
·
ansia, panico, fobie
·
disturbi psicosomatici
·
disturbi dell’alimentazione
·
disturbi da stress e da traumi
·
difficoltà nelle
relazioni affettive, interpersonali, sociali, lavorative
·
problemi di autostima
·
disagio psicologico causato da eventi (lutti,
separazioni, matrimonio, ecc.)
·
depressione
Ho conseguito la Laurea
in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Bologna nel 1986 (Iscrizione
Albo Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Bologna n.11030) e ho
svolto attività libero professionale (dietologia,medicina estetica, omeopatia,
fitoterapia).
Mi
sono specializzata in Psicoterapia ad indirizzo Psicosomatico presso la Scuola
di Specializzazione in Psicoterapia Riza di Milano e dal 2003 svolgo attività
libero professionale come psicoterapeuta nel mio studio di Bologna.
Nel
2013 ho effettuato la formazione di Livello I e Livello II sul metodo
psicoterapico EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) e nel 2018
ho conseguito la qualifica di EMDR
Practitioner certificata da EMDR Europe
Association.
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EMDR
Eye Movement Desensitization and Reprocessing (E.M.D.R.) è un metodo psicoterapico strutturato che facilita il trattamento di diverse psicopatologie e problemi legati sia ad eventi traumatici che a esperienze più comuni ma emotivamente stressanti.
Nei trent’anni dalla sua scoperta, ad opera della ricercatrice americana Francine Shapiro, l’EMDR ha ricevuto più conferme scientifiche di qualunque altro metodo usato nel trattamento dei traumi.
EMDR È BASATO SUL MODELLO DELL’ELABORAZIONE ADATTIVA DELL’INFORMAZIONE (AIP)
Ogni essere umano possiede un sistema fisiologico (AIP) che permette di elaborare le risposte ad eventi stressanti o traumatici, memorizzandoli come semplici ricordi e impedendo che gli effetti negativi psicologici ed emotivi proseguano nel tempo.
A causa dell’impatto emotivo, esperienze traumatiche intense o apparentemente meno gravi, specie se accadute nell’infanzia e specie se ripetute, possono essere memorizzate in modo disfunzionale determinando sintomi emotivi, cognitivi e fisici anche dopo molti anni dall’evento stesso.
L’EMDR mette in grado l’AIP di riprendere l’elaborazione del ricordo traumatico fino alla normale risoluzione adattiva che permette agli eventi origine della sofferenza emotiva di far parte del passato, come semplici ricordi, e di non interferire con il presente.
Il cambiamento è molto rapido, indipendentemente dagli anni che sono passati dall’evento.
Le applicazioni cliniche dell’EMDR sono state largamente studiate e ne è stata comprovata l’efficacia con diversi disturbi come Fobie, Disturbi di panico, Disturbo d’ansia generalizzato, Problemi di autostima, Lutti complessi, Disturbo di dismorfismo corporeo, Disfunzioni sessuali, Ansia da prestazione, Dolore Cronico, Dolore da arto fantasma.
LA RICERCA SULL’EMDR E LE GUIDE LINEA INTERNAZIONALI
L’EMDR viene riconosciuto come trattamento efficace per il trauma e altre esperienze stressanti da organizzazioni come l’American Psychiatric Association, l’American Psychological Association, dall’International Society for Traumatic Stress Studies, dal nostro Ministero della Salute e dai servizi nazionali della salute di Gran Bretagna, Francia, Svezia, Paesi bassi e Stati Uniti.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, nell’agosto del 2013, ha riconosciuto l’EMDR come trattamento efficace per la cura del trauma e dei disturbi ad esso correlati.
L’EMDR viene praticato da medici o psicologi specializzati in psicoterapia e specificamente formati in EMDR al I o II livello.
Gli EMDR Practitioner sono psicoterapeuti esperti nella terapia EMDR e certificati come tali da EMDR Europe Association, avendo dimostrato di avere competenza ed esperienza nell’applicazione dell’EMDR, sotto la supervisione di un Supervisore EMDR certificato.
SE HAI UN PROBLEMA O STAI VIVENDO UN MOMENTO DIFFICILE CONTATTAMI VIA E-MAIL , SMS O MESSAGGIO WHATSAPP , TI RISPONDERO’ AL PIU’ PRESTO.